giovedì 1 novembre 2012

A Ferrara c’è un assessore. Volgare e omofobo. Renziano, of course


A Ferrara c’è un assessore. Uno di quelli giovani, professore universitario, dinamico e con la passione dei social network. Renziano, of course. Di nome fa Luigi Marattin.
Ieri sera decide di seguire la trasmissione di Lilli Gruber, ospite Nichi Vendola, che esprime un giudizio non lusinghiero su Blair.
Il nostro non ce la fa più, impugna la tastiera e pubblica su FB: 
Vendola a La7: "Renzi perdera' le primarie anche perche' ha come modello Tony Blair, la figura più fallimentare della storia della sinistra europea, che ha sempre perso e fatto perdere". Nichi, per usare il tuo linguaggio, ma va' a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata”.
Qualcuno si arrabbia, altri fanno notare che stile e linguaggio mal si addicono a chi rivesta un ruolo istituzionale, e il sig.Marattin insiste:
Gentile sig.xxx, esatto, non ho assolutamente intenzione di scusarmi. Il Presidente Vendola ha fatto un'affermazione clamorosamente fuori luogo e non veriteria, e pertanto - sfruttando il fatto di essere su un social network e non in una sede istituzionale - l'ho mandato a dare via il sedere, senza utilizzare parolacce. Avrei fatto la stessa cosa se avesse detto un'inesattezza lei, o avrei accettato di buon grado la stessa cosa se a fare un'affermazione errata fossi stato io. Se invece si tira in ballo l'omosessualita' di Vendola, la cosa diventa secondo me molto grave, come ho gia' spiegato. Perche' presuppone che un omosessuale debba, in qualche modo, appartenere ad una categoria "protetta" in virtu' di una disabilita'. Io non la penso cosi'.
Al sig.Marattin sfugge completamente cosa significhi rivestire un ruolo istituzionale e in virtù di questo avere dei doveri verso tutte le cittadine e i cittadini della propria città e non solo.
Ignora che accettando la carica di assessore non ha aggiunto un mestiere al proprio curriculum vitae e uno stipendio al proprio 730, ma accettato tra l’altro di rinunciare a poter esprimere opinioni da trivio senza assumersene la responsabilità.
Non capisce che scusarsi a questo punto sarebbe il minimo per salvaguardare la propria dignità, e non per salvare una carica da cui dovrebbe dimettersi domattina stessa.
Non foss’altro che per liberare il sindaco di Ferrara e Mr Matteo Renzi dall’imbarazzo di dover spiegare perchè accettino di farsi rappresentare da un signore che parla di omosessualità in termini di disabilità, arrivando la dove nemmeno si spinsero un Borghezio o una Binetti.
Intanto le dimissioni le chiediamo noi, al sig.Marattin, e, se non vorrà darle, al sindaco e al PD, e lo facciamo pubblicamente.
Di assessori così potranno serenamente fare a meno Ferrara e l’Italia.

Nessun commento:

Posta un commento